E’ attesa per domani la decisione del Tar di Salerno sul ricorso presentato dal proprietario del costruendo hotel Mareluna di S. Marco di Castellabate, posto sotto sequestro un anno fa dalla Procura di Vallo della Lucania.
Il costruendo albergo aveva subito un’interruzione dei lavori grazie all’interessamento di alcune associazioni ambientaliste che contestano al proprietario il fatto che la struttura cozza con le caratteristiche dell’area. Domani, dunque, si conoscerà il responso del TAR che tiene conto anche delle indicazioni della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Nell’attesa di conoscere il risultato, le Associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, VAS Onlus e WWF si sono unite insieme per ribadire l’importanza della tutela del paesaggio e nel valore sia culturale che ambientale della costa cilentana. La struttura, composta da ben quattro edifici, un ristorante e un centro congressuale, secondo la denuncia presentata dalla associazioni ambientaliste, è realizzata nelle prossimità del mare e sopra un costone tufaceo. Sempre secondo le associazioni ambientaliste, inoltre i tre piani risultano collocati su una parte di quella che era una vera e propria base militare della flotta imperiale nel I e II secolo d.C., mentre la terrazza con vista sul mare poggia sull’antica rada del porto di età romana nel cuore del Parco Nazionale del Cilento.