E’ rientrato ieri sera l’allarme alla Johnson Controls di Cicerale, nel Cilento dove tre operai erano saliti sul tetto dello stabilimento minacciando di buttarsi nel vuoto.
Una estrema forma di protesta contro la chiusura della fabbrica. A convincere gli operai, sono stati i risultati dell’incontro tenutosi nel pomeriggio tra le organizzazioni sindacali e i dirigenti della Johnson, che produce componenti per auto. Sul posto è intervenuto anche l’assessore provinciale al lavoro Cariello. I vertici dell’azienda hanno confermato la cassa integrazione temporanea per la maggior parte dei dipendenti dello stabilimento, in coincidenza con la chiusura decisa per lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, per il quale la Johnson di Cicerale produce l’80 per cento dei suoi componenti.