Gio. Dic 19th, 2024

grotta.jpgSi è conclusa nel migliore dei modi la vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso tutto il salernitano. I tre speleologici rimasti intrapolati per oltre 40 ore in una grotta a Monte San Giacomo sono stati liberati ieri sera tardi. Si tratta dei tre pugliesi Antonio De Leo, 43 anni, Cosimo Leone, 30, e Gianluca Selleri, di 36; le loro condizioni sono apparse subito buone, nonostate lo spavento, all’uscita della grotta ostruita da fango ed acqua a seguito di un temporale improvviso. Lo spavento è stato grande, ma i tre all’uscita dalla grotta hanno confessato di non avere mai perso la speranza. 

I tre speleologi sono stati riportati in superficie dagli uomini del soccorso alpino e dai vigili del fuoco, con la commozione e la gioia di tutti. Erano rimasti intrappolati a circa 75 metri di profondità a causa di un improvviso temporale che aveva riempito d’acqua e di melma un sifone di collegamento di una settantina di metri. Dopo l’allarme, sul porto, in località Vallicelli, nel erano arrivate le squadre dei vigili del fuoco di Salerno e di Roma, i tecnici del Soccorso Speleologico del Corpo di Soccorso Alpino, i sommozzatori provenienti da Salerno e i carabinieri, oltre a medici e sanitari. Un importante lavoro di squadra, che ha consentito, dopo ore di lavoro, di chiudere positivamente la vicenda. I soccorritori hanno lavorato alalcremente per trarre in salvo i tre, ed hanno utilizzato due pompe idrovore con le quali è stato reso possibile lo svuotamento del sifone allagato. Già nel pomeriggio di ieri, un sommozzatore dei vigili del fuoco era riuscito a raggiungere i tre, portando loro viveri e coperte termiche per proteggersi dal freddo. Le operazioni di recupero sono state rese più complesse a causa della pioggia caduta a intermittenza sulla zona durante il pomeriggio, rischiando di allagare nuovamente il sifone. Alla fine, gli speleologi pugliesi del gruppo «Ndronico» sono stati liberati.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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