Il volume è destinato a diventare una pietra miliare per gli studi del settore storico-politico del secondo dopoguerra
Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Salerno, presenta oggi presso la “Feltrinelli Libri e Musica” di Piazza dei Martiri a Napoli, il libro “Il Riformismo possibile”. Il volume, destinato a diventare una pietra miliare per gli studi del settore storico-politico del secondo dopoguerra, è nato da una vasta documentazione archivistica e da un solido corpus di ricerche dello stesso autore. Affrontare gli eventi politici avvenuti tra il dopoguerra e gli anni Sessanta nell’Europa Occidentale e in Italia rappresenta per Carmine Pinto una necessità: la ricerca, infatti, esamina la storia politica italiana per capire se e come si formò una cultura di governo all’interno della sinistra. Il volume che intende fornire gli elementi che facilitino la comprensione dei meccanismi che trasformarono per sempre il volto dell’Italia e dell’Europa occidentale in quegli anni, analizza la relazione tra i partiti e il capitalismo italiano con le sue principali istituzioni, dalla Banca d’Italia all’Eni, e descrive le modalità con cui la sinistra europea modificando la propria identità politica ed ideologica, tentò tra il ’45 e il ’64 di avviare un disegno riformista che la rendesse protagonista del governo e della scena politica. Con l’onestà intellettuale che lo contraddistingue, Carmine Pinto riesce a cogliere gli elementi fondanti e ad analizzare la stagione delle riforme dal 1945 al 1964, una stagione di utopie e speranze, non solo con lo sguardo di uno storico, ma soprattutto da come appassionato e critico. L’incontro sarà moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno Marco De Marco, e ne discuteranno con l’autore Piero Craveri, Biagio De Giovanni, Paolo Franchi ed Emanuele Macaluso.