Il dolore della perdita affrontato in modi diversi da due donne: è quanto racconta il libro della giovane scrittrice Margi De Filpo, romana ma con origini lucane, originaria di Viggianello. Il titolo è “Nero di lacrime e luoghi comuni” (Editore Palomar di Alternative -Palomar- pagine 200 – anno 2008). Le due giovani donne costrette a vivere e subire il dramma della perdita sono Miriam e Serena, che rappresentano due modi diversi di affrontare, tentando di sopravvivere, la lacerante sofferenza per la perdita di una persona amata. La stessa persona. Filo conduttore del libro della De Filpo, dunque, è il modo di sopravvivere al concetto di perdita, di morte, ma anche il modo di analizzare il dolore e tutto ciò che comporta, scavando dentro se stessi, analizzando i percorsi della sofferenza, senza dare spazio all’autocommiserazione, e al contempo superando i luoghi comuni, quelli che spesso è costretto a subire chi ha subito un lutto, la perdita di una persona cara, che si trova di fronte a frasi fatte a cui si sottrae spesso chiudendosi nel proprio mondo. Partendo da una vicenda autobiografica, Margi De Filpo analizza il dolore, senza però alla lusinga dell’autocommiserazione. Lacrime amare, nere appunto, che hanno la forza di sciogliere i luoghi comuni e arrivare dritte al cuore di chi legge.