La rosa di Paestum sarà reintrodotta dopo quasi due millenni nell’area antistante i templi.
E’ una qualità del fiore particolarmente apprezzata tra le matrone romane e che da Paestum veniva esportata in tutto il mondo per il suo profumo. Di essa parlano diffusamente i poeti latini Properzio e soprattutto Virgilio. La reintroduzione della rosa di Paestum fa parte di un accordo che sarà firmato in occasione della borsa mediterranea del turismo archeologico, che oggi si apre con la sua dodicesima edizione. Firmeranno l’accordo il presidente del Parco del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, e Maria Luisa Nava, soprintendente per i beni archeologici di Salerno. Nel corso della Borsa il parco presenterà anche la rete delle aree archeologiche, un itinerario alla scoperta del patrimonio archeologico cosiddetto minore compreso nel territorio del parco. L’itinerario comprende otto siti, frutto di scavi compiuti negli ultimi decenni.