È stato recentemente presentato presso la sede dell’Ance di Salerno un progetto di gemellaggio per la valorizzazione del turismo nel Cilento, che coinvolge i comuni di Tortorella, Camerota, Casaletto spartano, Morigerati, Piaggine, Rofrano da un lato, e dall’altro le Marche. Lo scopo è quello di attuare politiche in grado di costruire un pacchetto turistico per le aree interne della provincia di Salerno, attraverso finanziamenti comunitari. Il programma di gemellaggio è denominato Took cm, Tranfer of Organised Knowledge Marche-Cilento Countryside, e mira a realizzare uno scambio di esperienze e di “best practices” tra enti che hanno già attivato un percorso utilizzando finanziamenti europei, ed enti che non hanno ancora dimostrato particolare capacità in questo senso. L’obiettivo del gemellaggio è valorizzare il turismo attraverso la promozione delle risorse quali natura, cultura ed enogastronomia, di cui il Cilento è ricco.
«Attraverso questo gemellaggio – ha dichiarato il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi – vogliamo evitare che in futuro si ripropongano problematiche legate al mancato utilizzo delle risorse comunitarie. Oggi abbiamo nel Mezzogiorno 30 miliardi di Fondi Strutturali non impegnati e da spendere entro il 2015: è importante che gli enti locali facciano sistema, concentrino i loro sforzi nel quadro di una programmazione d’area vasta che incrementi le possibilità di finanziamento e ottimizzi l’efficacia delle azioni. L’ANCE, anche attraverso il suo Ufficio di Bruxelles delegato ai rapporti comunitari, è pronta a garantire ogni supporto tecnico e logistico: questo primo gemellaggio si muove concretamente in questa direzione».
Il gemellaggio Marche-Cilento durerà un anno ed è uno dei 18 programmi approvati dal Mise per lo scambio di esperienze e di buone pratiche (cinque dei quali sostenuti dall’ANCE).
“Il comune di Corinaldo – afferma il sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo – , che lavora sul tema del turismo sostenibile da 20 anni, attraverso i suoi funzionari ed i suoi amministratori, ci insegnerà a utilizzare le nostre risorse e sviluppare le nostre enormi potenzialità. Ad ogni modo, se tale progetto, nel settore turistico, prevede dei modelli ben definiti a cui far riferimento, ritengo che i potenziali futuri vantaggi di cui potranno usufruire dal gemellaggio i sei comuni siano enormi. Infatti, in una regione ed in un’area in cui non si è fatta mai una politica di strategia territoriale e di progettualità integrata, un simile consorzio "spontaneo", potrà dare vita a progettualità ed iniziative innovative, anche sostituendosi ad enti sovracomunali che poca tensione hanno dedicato allo sviluppo delle aree interne del Cilento”.