Una storia d’amore. Un uomo e una donna. Due destini che si incrociano e poi si separano per ritrovare se stessi e per poi ritrovarsi. È l’estrema sintesi, estrema ma assolutamente riconducibile a verità, di “Il bianco rumore dei respiri”, il romanzo di Alessandro Vettori, poeta e scrittore, un romanzo che “vi prenderà per i capelli e vi trascinerà in un turbine frenetico di emozioni per darvi respiro solamente dopo averlo letto tutto d’un fiato”. Nel romanzo, edito da Crisalide Edizioni, (176 pagine con illustrazioni in bianco e nero di Stefano Cianti, Alessandro Vettori racconta la storia di Julia e Loren e del loro amore: Julia e Loren “sono fatti d’arte e d’amore immenso. Lui, attore di se stesso, recita in teatro con Il padre di Julia portando avanti il loro sogno di ‘teatro della libertà’.
Lei, delicata come il suono del suo timido violino è la melodia che sostiene i ritmi della vita. Ma ogni amore, ogni grande passione porta di fronte ad bivio. Negli occhi di lei, negli occhi di lui, nei corpi di entrambi un viaggio travolgente per ritrovare la vera essenza della vita. Non si può evitare di indossare la stessa pelle dei protagonisti. Un viaggio che attraverso loro vi porterà ad immergervi dentro le vostre più intime emozioni per uscirne poi, con il grande desiderio di respirare a polmoni spalancati ogni alito di vita”. Una bella storia, di amore e di vita, dove anche una separazione è un’occasione per ritrovare se stessi, dopo essersi a lungo cercati, e dopo aver cercato il proprio equilibrio: un’opportunità di scavare dentro il proprio io per assaporare l’ebbrezza di ritrovarsi, e di ritrovarsi ancora insieme. Non manca la poesia, nel romanzo, e non potrebbe che essere così, visto che Alessandro viene dalla poesia e fa gustare la poesia attraverso il diramarsi della narrazione, intrisa di questa forma d’arte e di comunicazione a lui molto cara.
A cura di Annavelia Salerno