Per il caso rifiuti scoppiato in Campania nel 2007, l’Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea.
Nella sentenza pronunciata oggi, i giudici di Lussemburgo hanno accolto il ricorso presentato della Commissione europea nel luglio 2008 in seguito alla crisi nello smaltimento dei rifiuti dovuta secondo l’Unione Europea alla mancata creazione di una rete integrata ed adeguata di impianti per garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti sulla base del criterio della prossimità geografica. La Commissione, come poi confermato anche dai giudici, riteneva che tale situazione rappresentasse un pericolo per la salute umana e per l’ambiente. Dopo l’avvio della procedura d’infrazione, la Commissione aveva inoltre congelato i fondi comunitari destinati alla Campania per circa 500 milioni di euro.