Auricchio, quindi, ha immediatamente scritto alla Direzione di Poste Italiane, e, per conoscenza, al Prefetto di Salerno, invitando a revocare la decisione presa e a ripristinare la continuità di tutte le funzioni e dei servizi presso l’ufficio postale di Fonte, tanto più che la decisione di Poste Italiane è stata presa senza tenere in alcuna considerazione l’opinione delle istituzioni locali. Se, quindi, Poste Italiane non dovesse revocare il provvedimento, saranno avviate tutte le azioni, anche giudiziarie, per tutelare i diritti dei cittadini di Fonte e per ottenere il risarcimento di tutti i danni che dovessero conseguire dal provvedimento adottato. Nella lettera Auricchio definisce la decisione di Poste Italiane sorprendente, dal momento che solo pochi giorni prima di questa comunicazione era stato assicurato il mantenimento della struttura. Si tratta, tra l’altro, di una decisione sbagliata in quanto basata su un fondamento sbagliato: Poste Italiane sostiene che la distanza tra l’ufficio postale di Fonte e quello del capoluogo è di soli 5,2 km, ma in verità la distanza è di 10,4 km: significa, per il sindaco Auricchio, che la decisione di chiusura dell’Ufficio di Fonte è in contrasto con il disposto dell’art. 2 del D.M. 07 ottobre 2008 (in G.U. 252 del 27/10/2008). Inoltre nella lettera Auricchio evidenzia i disagi che la cittadinanza vivrebbe in assenza del servizio: Fonte è una delle zone più popolose della cittadina, e costituisce l’area a maggiore vocazione produttiva (agricola, commerciale ed industriale), dove insiste la maggior parte delle aziende locali. “Nonostante tale enorme e smisurata potenzialità, anche di investimento e di crescita economica – scrive Auricchio – l’Ufficio postale di Fonte si troverebbe in una condizione di squilibrio finanziario, e dovrebbe essere chiuso. In realtà, tale Ufficio dovrebbe essere fortemente potenziato e molto meglio organizzato (certo non utilizzato nel modo con cui è stato fatto fino ad oggi dove per alcuni periodi è restato aperto solo alcuni giorni della settimana), al fine di consentire di cogliere le potenzialità esistenti e la possibilità di erogare maggiori, più puntuali e proficui servizi”.