Ven. Dic 20th, 2024

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Il comune di Roccadaspide è uno dei primi in Campania, se non il primo, ad aver deliberato il sostegno ad una battaglia del Governatore Stefano Caldoro a difesa della sanità. Lo ha fatto approvando una delibera con la quale si mette nero su bianco la volontà dell’amministrazione retta da Girolamo Auricchio di dare subito concreta attuazione al piano di Caldoro di coinvolgere il consiglio comunale, l’organo più rappresentativo dei cittadini, per far voti al Parlamento e al Governo affinché adottino criteri equi nella ripartizione dei fondi per la sanità. In una nota inviata ai comuni campani e giunta anche a Roccadaspide, il Presidente della giunta regionale spiega che il Fondo Sanitario Nazionale, che è la sola fonte di finanziamento della sanità, oggi è distribuito alle regioni mediante un sistema che penalizza la Campania, che è la regione con la popolazione più giovane: per la divisione dei fondi, il FSN tiene conto del criterio dell’anzianità della popolazione, pertanto la Campania è la più penalizzata, benché la popolazione abbia una durata media della vita inferiore a quella delle altre regioni. 

Nella sostanza, nell’attuale situazione, ogni cittadino campano riceve 70 euro all’anno in meno sulla quota pro-capite, che si traducono in una somma pari a 350 mila euro di fondi in meno per la sanità campana. Si tratta quindi di risorse ingiustamente sottratte ai cittadini campani, già penalizzati per tante ragioni. In Campania, poi, la situazione è aggravata dal blocco parziale del turn over, solo in parte recentemente ridotto. Con le risorse di cui la sanità campana potrebbe essere privata si potrebbe far fronte alla varie criticità. Lo scopo di Caldoro, sposato prontamente da Girolamo Auricchio, è quello di far fronte comune per poter chiedere al Parlamento di dare attuazione alla legge 662/1996 che prevede di bilanciare la ripartizione basata sul numero degli abitanti con criteri correttivi più adeguati al fabbisogno sanitario della popolazione, come l’aspettativa di vita, la maggiore incidenza di alcune malattie gravi e invalidanti, le condizioni socio-economiche, come avviene in tutti i Paesi, tranne che nel nostro. “Chiedo – scrive Caldoro – oltre le posizioni politiche di ciascuno di noi, oltre le differenze strategiche e legittime sulla politica sanitaria, un sostegno a queste sfide”.
“Non posso che schierami con Caldoro a difesa della sanità campana – commenta Auricchio – del resto noi combattiamo ogni giorno per assicurare ai cittadini il diritto ad una sanità che funziona. Auspico che con lo stesso vigore il Presidente possa condividere la nostra battaglia per l’ospedale, continuamente minacciato nonostante sia uno dei migliori”.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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