Sarà conferita domenica prossima, alle 11, in occasione di un Consiglio Comunale straordinario convocato dal Presidente del Consiglio del Comune di Roccadaspide, presso l’aula consiliare della Comunità Montana Calore Salernitano, la cittadinanza onoraria al Luogotenente Cav. Giovanni Mandia, comandante della Stazione dei Carabinieri di Castel San Lorenzo fino al ’92 e in seguito fino ad oggi di quella di Roccadaspide, che andrà in pensione il lunedì successivo dopo una lunga carriera.
Toccherà al Sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, spiegare ai cittadini che vorranno intervenire alla cerimonia le ragioni della scelta, che è in linea con i compiti istituzionali e statutari dell’ente, il quale può liberamente decidere di attribuire particolari riconoscimenti a cittadini che si siano distinti nello svolgimento di un determinato compito. Quello del Luogotenente, Cav. Mandia, è certamente un incarico che è stato svolto negli anni con esemplare dedizione e professionalità: qualità che, unite a moltissime altre, gli hanno fatto meritare diversi riconoscimenti. Tra questi si annoverano, solo per citare alcuni esempi, l’attestazione di “merito dell’encomio solenne” e la “Medaglia di Bronzo al Valor Civile” conferitagli nel ’78 dal Ministero dell’Interno per aver salvato due genitori e i loro due figli da un’auto in fiamme; il conferimento da parte del Presidente della Repubblica, della “Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare”, nel ’95; nel 2000 è stato insignito dell’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”, mentre nel 2004, per i suoi ininterrotti 40 anni di servizio militare, il Ministero della Difesa gli ha conferito “la Croce d’oro con stelletta”.
“La decisione dell’Amministrazione Comunale è scaturita dalla considerazione delle grandi doti umane e professionali del Maresciallo Mandia – spiega il Sindaco di Roccadaspide – che sono condivise dall’intera comunità e che costituiscono un esempio per tutti, oltre che un motivo di orgoglio sia per il suo paese di origine, Sicignano degli Alburni, sia per le comunità dove ha lavorato e vissuto, come Roccadaspide”.