Il comune di Roccadaspide diffida la Regione Campania alla liquidazione della somma di 671 mila che sono state anticipate per conto dell’ente regionale da parte del comune salernitano. Si tratta di somme anticipate per il 2009, il 2010 e fino al 30 giugno di quest’anno per pagare gli LSU e per realizzare le opere pubbliche, che adesso attendono di essere “restituite” al comune che le ha già versate.
Il comune di Roccadaspide ha maturato nei confronti della Regione un credito di 351mila euro relativamente ai vari decreti regionali di concessione di contributi per la realizzazione di opere pubbliche, interamente eseguite dal comune. In particolare, il credito del comune di Roccadaspide è maturato in riferimento alla mancata erogazione delle somme relative ai vari contributi, finanziati dalla Regione e non accreditati, e che il comune ha anticipato per poter svolgere le importanti opere che erano state finanziate e che attendevano di essere eseguite.
Inoltre il comune è creditore della somma di 320 mila euro relativa alla liquidazione della seconda annualità del contributo previsto per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Anche in questo caso il comune ha anticipato le somme, per evitare che gli LSU rischiassero di non prendere lo stipendio e quindi per non arrecare danno a decine e decine di famiglie. Complessivamente dunque la somma dovuta al comune ammonta a 671 mila euro. Pertanto il Comune ha diffidato la Regione Campania, ad adempiere ad horas alla liquidazione ed accredito in favore del comune di Roccadaspide di tutte le somme che ad esso spettano.
“A causa di questa inadempienza della Regione Campania rischiamo la paralisi – tuona il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio – perché, al pari degli altri comuni, questa scellerata indifferenza alle problematiche dei comuni corriamo il rischio di non poter più pagare i dipendenti e di non poter continuare le opere che sono in corso. Quindi abbiamo deciso di sollecitare ulteriormente Palazzo Santa Lucia a darci le somme che ci spettano”.
In caso la richiesta non venisse ottemperata il Comune annuncia che chiederà – immediatamente e senza ulteriore preavviso – l’intervento del magistrato e segnalerà la vicenda agli organi giurisdizionali di controllo, con inevitabile aggravio di spese in danno.