Dopo un consiglio di sette ore l’ente ha deciso di impegnarsi perché l’ospedale resti nella rete dell’emergenza
Anche la Comunità Montana Calore Salernitano si pone a difesa dell’ospedale di Roccadaspide, che nella bozza di proposta di rientro del disavanzo sanitario, in corso di definizione da parte della Regione Campania, sarebbe fuori dalla rete dell’emergenza e di trasformarla in semplice struttura di riabilitazione. Secondo il Presidente dell’ente montano, Franco Latempa, la decisione va contro i principi fondamentali della Carta Costituzionale, in quanto nega il diritto alla salute dei cittadini. Ma l’ospedale di Roccadaspide, che serve circa 20 comuni tra Valle del Calore, Alburni e Alento, ha tutti i requisiti necessari per restare una struttura di primo soccorso, tanto più che si trova in un’area dalle ben note difficoltà legate alla viabilità, distante dai pronto soccorso più vicini (Vallo della Lucania, Salerno o Battipaglia) anche un’ora e mezza. “L’ospedale di Roccadaspide in virtù dei dati in nostro possesso non ha certamente contribuito a favorire il disavanzo regionale – afferma il Presidente Latempa – anzi è una struttura virtuosa, efficace ed efficiente in grado di assicurare cure adeguate e confortevoli. Basti vedere l’allegato al BURC speciale del 15 novembre 2007 che individua nel 2006 il costo medio per ricovero dell’ospedale di Roccadaspide (pag. 263) fra i più bassi della Campania e, comunque, in linea con la soglia di attenzione della spesa, nonché la percentuale di copertura dei costi attraverso i ricavi fra le più alte della Campania (pag. 265). Consiglieri e Presidente fanno poi presente le caratteristiche geomorfologiche del territorio, la localizzazione del territorio e l’effettiva distanza dal primo pronto soccorso utile alla popolazione del Calore Salernitano, Alento e Alburni. "Per tutte queste ragioni – si legge nel documento stilato – si confida in un ripensamento delle modalità di rientro del disavanzo regionale in campo sanitario da parte della Regione Campania che vada nella direzione di lasciare nella rete dell’emergenza l’ospedale di Roccadaspide".