Il Presidente Franco Latempa propone l’istituzione di un tavolo tecnico con la Provincia e i comuni interessati per offrire loro il proprio appoggio
In un momento tanto difficile per il comparto, la Comunità Montana Calore Salernitano non poteva far mancare il proprio appoggio alle tantissime persone che vivono e lavorano grazie alla mozzarella di bufala campana, nonostante si intraveda qualche spiraglio di luce nell’oscurità piombata sulla filiera bufalina a causa dell’allarme diossina. Il Presidente Franco Latempa sta seguendo attentamente la vicenda, nella convinzione comune che questa situazione, originata dalla cosiddetta psicosi da diossina, abbia arrecato danni all’intera Campania; tanto più che sono tre – e sono tra i più grandi – i comuni facenti capo all’ente montano la cui economia si fonda quasi esclusivamente sulla bufala e la mozzarella: Albanella, Altavilla Silentina e Capaccio. Tre realtà alle quali in particolar modo l’ente di località Cesine vuole far sentire il proprio appoggio.
La Comunità Montana scende in campo, dunque, per sostenere il comparto, per quanto è possibile, e in tal modo rappresentare gli interessi di allevatori e aziende, ma anche per stimolare l’attenzione della politica, con determinazione ma nel rigoroso rispetto dei ruoli. Ed è in questa ottica che il la Comunità Montana partecipa attivamente alla questione, presenziando ai diversi incontri
sul tema, e soprattutto aprendosi alle eventuali direttive degli altri organi istituzionali, in primis Provincia e Prefettura, che pure si sono mobilitate per attivare sinergicamente le possibili strategie per limitare i danni derivanti dal blocco della commercializzazione della mozzarella di bufala campana DOP. "A questo punto, appurata la necessità di svolgere gli opportuni controlli – afferma il Presidente – auspichiamo che vengano eseguiti in tempi rapidi per riprendere subito la normale attività. Tanto più che, grazie al vigente sistema di controllo e vigilanza, abbiamo la certezza della genuinità e della bontà dei nostri prodotti". In ultimo, Latempa ribadisce l’intenzione di continuare la propria azione di salvaguardia dell’ambiente da possibili problemi che potrebbero venirsi a creare se malauguratamente il latte dovesse essere destinato alla distruzione, anche con la collaborazione dell’assessore all’Agricoltura e Promozione e Valorizzazione del Territorio, Vincenzo Marra.