Da oggi gli operai idraulico-forestali della Comunità Montana Calore Salernitano sono in sciopero contro la prospettiva di licenziamento che ha investito anche l’ente montano di Roccadaspide a seguito dei tagli dei trasferimenti della Regione agli enti montani. Numerosi dipendenti sono saliti sul tetto della sede di via Cesine in segno di protesta, mentre altri sono in assemblea per discutere del loro futuro, alla presenza di diversi amministratori locali: a perdere il lavoro potrebbero essere in moltissimi, con conseguenze gravissime per altrettante famiglie e per l’economia stessa di un territorio già povero.
Gli operai lamentano il mancato pagamento di diverse mensilità arretrate, oltre al rischio di perdita del posto di lavoro: se questo timore si avverasse, come è già accaduto in altre comunità montane della provincia di Salerno, sarebbe una sciagura per persone ancora lontane dalla pensione, ma non così giovani da poter sperare in una nuova occupazione.
Ci sarebbero conseguenze significative anche per la difesa dei territori: senza gli operai forestali verrebbe a mancare un’importante azione che essi svolgono nella difesa del suolo e della tutela ambientale, in materia di riforestazione, rimboschimento, antincendio, bonifica montana e di protezione civile.
Intanto gli operai che hanno organizzato la protesta promettono di non occupare la sede dell’ente, per non interferire con le attività degli uffici; tuttavia si dicono disposti a non mollare fino a quando non avranno risposte certe dalla Regione Campania, che fino ad ora si è mostrata indifferente ai problemi degli operai, come testimonia il fatto che altri operai e amministratori di altri enti montani della provincia di Salerno non sono stati ricevuti da nessuno a Palazzo Santa Lucia, e la cosa ha determinato una tale esasperazione da spingere gli operai dell’Alento Monte Stella ad una protesta simile a quella che adesso coinvolge i dipendenti di Rocccadaspide e dintorni.
Info: 0828941132