Mar. Nov 19th, 2024

roccadaspide_opt.jpgCon la soppressione di 674 uffici di Giudice di Pace su 846 esistenti in tutta Italia, tra cui quelli di Roccadaspide e di Sant’Angelo a Fasanella, diventa necessario trovare subito una soluzione al problema che rischia di privare il territorio della Valle del Calore e della zona degli Alburni, già povero di suo, di un servizio indispensabile, in assenza del quale gli utenti sarebbero costretti a recarsi a Salerno, con gravi disagi soprattutto per le persone più deboli. L’amministrazione comunale di Roccadaspide già si è attivata per far fronte al problema, considerato che la soppressione di questi uffici può essere evitata se i comuni consorziati tra loro si fanno carico delle spese di gestione dell’ufficio e del personale impiegato. Dando concretezza a quanto stabilito in occasione di un consiglio straordinario convocato dal comune di Roccadaspide lo scorso 18 gennaio, i comuni che hanno confermato la propria adesione alla proposta dell’amministrazione comunale rocchese, hanno deciso di perseguire la strada della gestione autonoma della sede, pur considerando i costi notevoli di gestione del servizio.

Ammontano infatti a 104mila euro all’anno le spese da sostenere per continuare a gestire l’ufficio del giudice di pace. I comuni che fanno capo all’ufficio di Roccadaspide saranno Albanella, Altavilla Silentina, Aquara, Bellosguardo, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Controne, Corleto Manforte, Felitto, Ottati, Postiglione, Roscigno, Sant’Angelo a Fasanella, Sicignano, Serre. Resta in bilico la posizione dell’amministrazione comunale di Sant’Angelo a Fasanella, dove è presente l’ufficio del giudice di pace, anch’esso destinato ad essere soppresso, e dove il primo cittadino, Francesco Tierno, già otto mesi fa si era detto favorevole all’accorpamento dei due uffici, ma allo stesso tempo pronto a fare tutto quanto in suo potere per mantenere anche la struttura giudiziaria presente nel suo comune. Dal momento che i costi sono considerevoli e sarebbero insostenibili per un piccolo comune come quello alburnino, la soluzione ideale sarebbe quella di contribuire a mantenere il presidio giudiziario di Roccadaspide, dove, peraltro, l’attività che viene svolta è ben più notevole. Un motivo in più per sostenere la proposta del comune di Roccadaspide.
“Porteremo avanti questa iniziativa insieme agli altri comuni – sostiene il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio – in quanto riteniamo che non possiamo permettere che il territorio perda un servizio importante per tutti i cittadini ed anche per le imprese e le attività produttive, che vivrebbero una condizione di inaccessibilità alla giustizia, e che sarebbero costretti a recarsi presso gli uffici del giudice di pace di Salerno per le cause”.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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