Verranno presto alla luce, grazie alle moderne tecniche geoarcheologiche, i misteri ancora celati nel sottosuolo di Roccagloriosa, il piccolo comune dove si trova un antico insediamento lucano risalente al IV secolo a.C. La "rimappatura" del sito riguarderà il cosiddetto "pianoro centrale", ancora non del tutto riportato in superficie, ma che grazie alle nuove tecnologie potrà finalmente essere ricostruito. Il risultato finale, sarà quello di una vera e propria radiografia della città, da millenni imprigionata nel sottosuolo.
I lavori di prospezione saranno eseguiti da Maurizio Gualtieri, del Dipartimento Uomo e Territorio dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Centro di Eccellenza per le Tecnologie Scientifiche Innovative Applicate all’Archeologia ed alla Storia dell’Arte e sotto la sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, diretta da Maria Luisa Nava.