Questa mattina un sit in per protestare contro il decreto che blocca la commercializzazione della mozzarella di bufala campana per consentire lo svolgimento dei controlli sul latte
La notizia è arrivata ieri sera ed ha già creato allarme tra i produttori e gli allevatori: il Ministero della Salute ha deciso di bloccare la commercializzazione del latte di bufala per un minimo di dieci giorni per effettuare i controlli sul prodotto e verificare in questo modo l’assenza di diossina. Nell’accordo che il governo italiano ha fatto con Bruxelles si stabilisce che ciascuna delle circa 400 aziende delle province di Caserta, Avellino e Napoli e le 210 fra Benevento e Salerno non potrà commercializzare il latte e la mozzarella di bufala durante il periodo nel quale sarà esaminato il campione di prodotto. L’azienda potrà tornare a vendere i propri prodotti appena giungeranno i risultati dei test che accerteranno l’assenza di diossina. Entro la metà di aprile i risultati delle analisi delle prime 400 aziende saranno messi a disposizione della commissione europea. Gli ulteriori controlli alle rimanenti 210 aziende saranno comunicati a Bruxelles entro il 25 aprile. La situazione del comparto, già in serie difficoltà a causa della psicosi da diossina, sembra essere peggiorata con la decisione di ieri sera, che di fatto compromette ulteriormente l’economia che ruota intorno alla produzione di mozzarella; tanto che questa mattina produttori ed allevatori del settore bufalino hanno organizzato un sit in davanti alla sede della Provincia di Salerno per protestare contro il provvedimento e la mancata tutela da parte degli organi competenti, dal momento che il danno di immagine arrecato alla Campania e alla provincia di Salerno, le difficoltà di ordine economico che deriveranno dal fermo con perdite per circa 2 milioni di euro al giorno, rappresnetano una vera iattura.