Forse non tutti sanno che a Salerno serpeggia la volontà secessionista di staccarsi dal resto della regione e dare vita alla nuova regione del Principato di Salerno. In verità non è solo una volontà ma proprio un proposito tanto è vero che ben un terzo di 158 comuni salernitani hanno aderito mediante un proprio atto deliberativo a questa ipotesi.
Mancava solo la delibera del comune di Scafti necessaria per raggiungere il quorum necessario per richiedere l’indizione di un referendum destinato a dare vita alla nuova regione. Con l’adesione del comune di Scafati al progetto secessionista viene superata la soglia dei 357mila abitanti, ovvero un terzo della popolazione della provincia di Salerno, che è presupposto necessario, secondo la legge, per l’avvio della procedura costituzionale. L’iniziativa è promossa dal presidente della Provincia Edmondo Cirielli; contempla l’adesione di 45 comuni, per un totale di circa 334 mila abitanti. Visti i risultati peraltro raggiunti in poco tempo, già si ipotizza una data per questo referendum: se non ci sono ostacoli o imprevisti i cittadini potranno essere già chiamati alle urne la prossima primavera, in concomitanza con il voto per le elezioni amministrative. Quindi i 971mila elettori salernitani, oltre ad eleggere i loro nuovi sindaci, potranno decidere se staccarsi o meno dal resto delal regione, e sorpattutto da Napoli, dove spesso si concentrano le migliori risorse, ma anche i più grandi problemi che inevitabilmente si ripercuotono sul resto della Regione.