Dopo tre anni di attesa l’ambito risultato, atteso dal campionato 2004/2005, ieri la grande festa per le vie della città
Grandissima festa, ieri, a Salerno e dintorni, per la promozione della Salernitana calcio in serie B: un risultato pronosticato ma anche e soprattutto atteso con trepidazione quello di ieri nella partita contro il Pescara, nella quale i granata sono riusciti a spuntare un risultato di 2 a 0. Subito dopo la vittoria nello stadio Arechi e lungo le strade del capoluogo è esplosa la festa, all’insegna di sventolii di bandiere granata, e fortunatamente nessun problema ad inquinare un giorno bellissimo, non solo per i tifosi. Naturalmente la festa ha preso avvio in campo, con i giocatori che hanno svestito la maglietta granata per lasciare posto ad una t-shirt bianca con una grande B a simboleggiare il risultato appena conseguito. Questa la storia degli ultimi, difficili anni della Salernitana: il B-day a Salerno era atteso dal campionato 2004/2005, quando l’allora "Salernitana sport" di Aliberti venne esclusa dalla serie cadetta, per una situazione debitoria nei riguardi del fisco di circa 12 milioni di euro. Fu un agosto terribile per i tifosi granata quello del 2005. Solo l’intervento dell’allora sindaco di Salerno, Mario De Biase, scongiurò la fine del calcio in città. Grazie al suo impegno, una cordata di imprenditori del settore edile, che facevano capo al presidente dell’ANCE di Salerno, Antonio Lombardi, ebbe accesso attraverso il lodo Petrucci alla serie C1. Due stagioni in chiaroscuro, tra polemiche e delusioni, poi l’estate scorsa il cambiamento di rotta. L’arrivo in società ad affiancare Antonio Lombardi dell’imprenditore Murolo, l’acquisto di Arturo Di Napoli, che si è rivelato il vero trascinatore della squadra, hanno consentito solidità e tenuta ad un club che torna prepotentemente nel calcio che conta.