Sono due le inchieste aperte per fare luce sulla morte di Gerardo Fasolino, 75 anni, deceduto la notte tra il 2 e il 3 luglio, all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, a causa dello scambio di una sacca di sangue utilizzata per effettuare una trasfusione a seguito di un intervento chirurgico a un’anca.
L’uomo era originario di Camerota nel Cilento. Sul fatto è stata aperta un’inchiesta interna all’azienda ospedaliera e un’altra dalla Procura di Repubblica di Salerno. Ieri il medico legale Giovanni Zotti ha effettuato l’autopsia che confermerebbe l’immunocompatibilità AB0.