Sono 49 le persone indagate dalla Procura di Napoli per un presunto traffico illegale di rifiuti speciali tra le province di Salerno e di Avellino che stamani ha portato all’esecuzione di 13 misure cautelari da parte dei Carabinieri del Noe di Salerno.
Si tratta di imprenditori, autotrasportatori e proprietari di cave e terreni, accusati di associazione a delinquere, traffico illecito organizzato di rifiuti, gestione illecita di rifiuti. I Carabinieri hanno accertato che dopo gli interventi di bonifica realizzati sul fiume Sarno, lo sversamento nel fiume era diventato più difficile, e alcuni titolari di aziende conciarie e conserviere erano ricorsi a ditte di trasporto non autorizzate allo scopo di risparmiare sui costi di smaltimento. Capo dell’organizzazione è considerato Alfonso Russo, titolare di un’azienda di autotrasporti, che secondo l’accusa, organizzava lo smaltimento illecito degli scarti di produzione dagli arresti domiciliari dove è detenuto per usura. Tra i rifiuti sversati illegalmente, cuoio conciato, scarti, ritagli, polveri di lucidature, scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche.