Quella che si avvia al termine è un’estate calda sul fronte degli incendi: se ne contano centinaia ed il gran numero di roghi divampati hanno conferito alla regione Campania il primato per il maggior numero di incendi. E tra le cinque province a spiccare tristemente è quella di Salerno, dove nelle ultime settimane sono andati in fumo migliaia di ettari di vegetazione, soprattutto nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La causa è da ricercarsi nell’incuria dell’uomo e in comportamenti superficiali, ma la maggior parte dei casi è da attribuire alla mano dolosa di qualche criminale dell’ambiente. Una delle situazioni più gravi si è verificata nel comune di Laurito, dove le fiamme hanno distrutto molta vegetazione, minacciando anche il centro abitato. In molti casi le squadre dei forestali e della comunità montana, canadair ed elicotteri della forestale, hanno dovuto lavorare molte ore prima di riuscire a spegnere le fiamme.
Numerosi focolai si sono registrati anche ad Agropoli e Castellabate, e in Costiera Amalfitana, dove a causa di un incendio è stata temporaneamente chiusa al transito la strada statale 163 Amalfitana, tra Praiano e Furore. Le fiamme, infatti, come accaduto in altre occasioni e in altri posti, hanno causato la caduta di pietre dal costone roccioso sovrastante la strada, che per precauzione è stata interrotta. Situazione critica anche a Vietri sul Mare, dove a fine agosto addirittura è stato necessario interrompere la circolazione ferroviaria. A mandare in fumo diversi ettari di vegetazione a Roccadaspide è stato l’incendio di alcune sterpaglie in località Fonte, che si è esteso fino ad un capannone serricolo, danneggiandolo seriamente. Per spegnere l’incendio, che minacciava numerose abitazioni lungo la strada statale 166 degli Alburni che attraversa il territorio comunale, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Eboli. Numerosi roghi anche nel Vallo di Diano. Tre di questi hanno distrutto decine di ettari di bosco e macchia: il primo si è sviluppato in località Vivo di Sala Consilina; l’altro ha interessato le montagne del Corticato attraversate dall’omonima strada provinciale che collega Teggiano con il comune di Sacco. Il terzo rogo ha interessato le montagne di Padula. Su questi, e su tutti gli altri roghi divampati nel Vallo di Diano, sono intervenuti elicotteri della protezione civile e squadre della Comunità Montana, del Corpo Forestale dello Stato, e i Vigili del fuoco. Insomma tanti esempi per raccontare di una piaga che danneggia seriamente l’ambiente, e rischia di seminare morte, come è accaduto anche nella nostra regione.