Ha ucciso padre, madre, finanche il cane, poi si è puntato la stessa arma all’addome e ha fatto fuoco.
È accaduto a Serre, in località borgo San Lazzaro. L’autore del folle gesto è un uomo di 47 anni, Domenico Apicella, assistente capo della polizia penitenziaria di Eboli, dall’aprile scorso in convalescenza per uno stato ansioso e depressivo. Quando i carabinieri sono entrati nell’abitazione si sono trovati di fronte ai tre corpi privi di vita riversi sul pavimento della cucina e del corridoio. Da una prima ricostruzione effettuata dai militari della compagnia di Eboli, diretti dal tenente colonnello Nobile Risi, l’uomo avrebbe imbracciato il fucile da caccia del padre, un calibro 16 regolarmente detenuto, e avrebbe prima ucciso nel cortile dell’abitazione il cane. Poi, una volta entrato nella casa, ha prima freddato il padre Cosimo, un pensionato di 71 anni e la madre Antonietta Impemba di 68 anni, anche lei pensionata. Poi si è tolto la vita. Sul posto i militari dell’arma per i rilievi.