Sab. Dic 21st, 2024
La malattia celiaca, meglio conosciuta come celiachia, è un’intolleranza permanente alla gliadiana, una proteina contenuta all’interno del glutine, un complesso proteico contenuto in frumento, orzo, segale e farro.
La celiachia è una risposta immunologica che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti in seguito all’ingestione di glutine, provocando un’infiammazione della mucosa intestinale e conseguente malassorbimento.
Nell’insorgenza della malattia sono coinvolti sia fattori ambientali sia genetici e può insorgere a qualunque età. Ne sono colpite prevalentemente le donne e in molti casi la malattia si manifesta durante la gravidanza. Spesso a essa si associano altre patologie, come diabete mellito di tipo 1, sindromi autoimmunitarie, immunodeficienze e dermatite erpetiforme. La diagnosi di celiachia si effettua mediante dosaggi sierologici, ossia esami del sangue che verificano il dosaggio di particolari anticorpi connessi con la malattia. Questa malattia presenta quattro forme di manifestazione.
La forma classica o tipica è diagnosticata ai bambini nei primi anni di età in seguito all’assunzione del glutine con il divezzamento, provocando un danno alla mucosa intestinale. La sintomatologia è caratterizzata da diarrea cronica, arresto della crescita e/o calo ponderale, addome globoso e anemia. A questi sintomi spesso si associa dolore addominale,vomito, perdita dell’appetito, alterazioni dell’umore (apatia o irritabilità), mutamento del carattere e edemi periferici.
La forma atipica o subclinica ai manifesta in età adulta, con sintomi atipici e senza una chiara sintomatologia intestinale, ma con alterazione della mucosa intestinale. La sintomatologia è caratterizzata da stipsi, meteorismo, dolori addominali, sintomi dispeptici, afte recidivanti del cavo orale e ipertransaminasemia. Anche in questo caso si ha astenia, affaticabilità, dolori articolari e muscolari e lesioni della mucosa orale. Altre conseguenze a cui può portare la forma atipica sono bassa statura, depressione, infertilità, aborti, menarca tardivo o amenorrea, menopausa precoce, epilessia, dermatite, alopecia aerata, vitiligine, eczema cutaneo, psoriasi, iperpigmentazione e lesioni orticarioidi.
La forma silente è caratterizzata da alterazioni della mucosa intestinale, presentando una mucosa intestinale atrofica.
La forma latente è una condizione in cui la malattia, pur essendo presente, non si è ancora manifestata. Di solito è diagnosticata occasionalmente e al momento della diagnosi la mucosa intestinale è ancora normale.
Essendo una condizione permanente, l’unica terapia per la malattia celiaca è l’esclusione del glutine dalla dieta. I cereali da eliminare sono frumento, segale, orzo, farro, kamut, triticale e spelta. Ma oltre a eliminare gli alimenti contenenti glutine, bisogna fare anche molta attenzione a come vengono preparati gli alimenti, cioè fare attenzione che i piani di lavoro o gli utensili utilizzati per la preparazione di alimenti senza glutine non vengano a contatto con alimenti o fonti di glutine.
Un consiglio che si può dare alle persone affette da celiachia è quello di leggere sempre attentamente le etichette degli alimenti.

 

a cura della dott.ssa Roberta Graziano, biologa nutrizionistapasta

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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