Mar. Lug 16th, 2024

Appuntamento con il ricordo, oggi e domani a Valva, dove già questa mattina si è tenuto un incontro a scuola in occasione del giorno del ricordo, che ricorre domani per ricordare le vittime delle foibe, ossia le migliaia di persone che negli anni tra il 1943 e il ’45 furono barbaramente uccisi in queste cavità della morte, e delle migliaia di esuli italiani di Fiume, dell’Istria, della Dalmazia costretti ad abbandonare le loro case, la loro terra, i loro ricordi.

Come noto la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale giorno del ricordo proprio per conservare memorie di questa tragedia a lungo celata. Dopo aver dedicato un strada a questo evento, l’amministrazione comunale le Scuole medie di Valva hanno inteso dedicare una giornata all’eccidio delle Foibe. Lo hanno fatto questa mattina con un incontro a scuola, e lo faranno anche domani insieme alla professoressa Miriam Iovine Tramontini, rappresentante degli istriani, il preside della scuola, Franco Del Vecchio, il sindaco, Michele Cuozzo. Nel corso della giornata di domani sarà proiettato un documentario che contiene le testimonianze di tanti uomini e donne che hanno vissuto quel dramma, che hanno perso familiari, e che oggi raccontano perché nessuno dimentichi. “Insieme alla scuola abbiamo voluto questa giornata per spiegare alle giovani generazioni gli orrori delle Foibe e per dire loro che mai più cose simili devono accadere  – dice il sindaco, Michele Cuozzo – Siamo attenti alla memoria e al ricordo perché i ragazzi conoscano quanto accaduto, per tenere sempre vive quelle immagini terrificanti che sono l’esempio di cosa non deve mai esistere per un ogni essere umano”. Anche il comune di Pontecagnano Faiano commemora le vittime delle foibe sottolineando la volontà di non dimenticare coloro che perirono in condizioni atroci. Il sindaco Ernesto Sica pensa con commozione all’esodo dei nostri connazionali costretti a fuggire dalla ferocia e dalla pulizia etnica. “Ricordiamo le migliaia di uomini, donne, anziani e bambini, lasciati morire sul fondo di una Foiba, seppelliti vivi tra i morti, la disperazione dei 350.000 esuli italiani di Fiume, dell’Istria, della Dalmazia costretti ad abbandonare le loro case, le loro terre, i loro ricordi. Quei drammatici avvenimenti, che formano parte integrante della nostra vicenda nazionale, devono essere radicati nella nostra memoria, ricordati e spiegati alle nuove generazioni”. Il testo del manifesto è accompagnato dalla testimonianza di Annamaria Muiesam, figlia di una vittima delle foibe, che scrive libri e poesie su quei tragici momenti.

 

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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